Sommario

1) Che cos'è Libero Vocab

   Libero Vocab è un'app per il sistema operativo Android, che permette di esercitarsi nel rispondere correttamente ad una serie di domande. Si può pensare ad esempio ad un vocabolario bilingue in cui la domanda viene posta in una delle due lingue e la risposta dovrà essere espressa nell'altra, oppure ad un questionario di storia o di geografia. Libero Vocab non è di per sé un vocabolario ma permette di usare vocabolari preesistenti. Se già si possiede un vocabolario, l'app fornisce le funzionalità necessarie ad esercitarsi con esso.

1.1) Libero Vocab non è adatto a contenuti fortemente dialettici

   Prima di proseguire col presente manuale, l'autore sente il bisogno di fare una precisazione di carattere filosofico. Uno strumento come Libero Vocab è adatto a contenuti concettuali abbastanza determinati, quei casi cioè in cui appare abbastanza accettabile che ad una data domanda corrisponda una certa risposta, e non altre risposte possibili. In tutti quegli ambiti intellettuali fortemente dialettici invece uno strumento come questo può risultare poco adatto a meno di non pensare a domande con un alto grado di contestualizzazione, cioè domande formulate cercando di prevedere le tante possibili sfaccettature nelle quali le domande stesse si possono presentare, per ognuna delle quali può essere possibile concepire una risposta diversa. Ci si potrebbe esprimere anche dicendo che strumenti come Libero Vocab possono costituire un valido sostegno soprattutto nel lavoro di tipo mnemonico — di per sé forse stupido ma ciononostante comunque utile — mentre in genere ci si giova meno di essi nel lavoro di ragionamento e di analisi.

1.2) Licenza

   Libero Vocab è pubblicata secondo la licenza libera GPL versione 3 ed è quindi software libero. È importante precisare che la licenza GPL non solo permette di usare liberamente il programma, senza bisogno di pagare per ottenere una licenza, ma dà anche la possibilità di studiarne il codice sorgente, di applicare modifiche e di pubblicare a sua volta le versioni modificate, a patto di utilizzare la stessa licenza del software originario, o eventualmente un'altra licenza compatibile.

2) Tipo di vocabolari supportati

   Esistono in giro diverse implementazioni digitali di vocabolari; alcune utilizzano specifiche proprietarie, altre invece specifiche pubbliche e liberamente disponibili. Tra i formati liberi esiste il Kvtml, creato nell'ambito del KDE Education Project. Allo stato attuale il Kvtml è l'unico formato di vocabolario supportato da Libero Vocab.

   I vocabolari Kvtml si presentano come file il cui nome termina, per l'appunto, con l'estensione .kvtml. Ad esempio un file contenente un vocabolario nel formato Kvtml potrebbe avere un nome del tipo vocabolario-italiano-tedesco.kvtml oppure rivoluzione-francese.kvtml.

3) Reperimento dei vocabolari

   A questo punto ci si può chiedere dove, e come, sia possibile reperire vocabolari in formato Kvtml. A tal proposito è opportuno sottolineare che, benché l'app sia libera, e così pure il formato Kvtml, potrebbe non esserlo un dato file Kvtml. Ciò in quanto un vocabolario contiene dati ed è frutto di un lavoro intellettuale e chi lo produce e ne possiede il copyright è libero di decidere se pubblicarlo con licenza proprietaria o con licenza libera. Ad esempio, un editore di testi scolastici potrebbe creare dei vocabolari Kvtml associati ai suoi testi, per fornire agli studenti la possibilità di esercitarsi con tali vocabolari. In tal caso potrebbe decidere di adottare una licenza proprietaria permettendo lo scaricamento del file Kvtml, associato ad un dato libro, solamente a chi ha acquistato lo stesso in formato cartaceo.

   Un'altra possibilità di reperimento di vocabolari in formato Kvtml è data dalla pubblicazione di vocabolari rilasciati con licenza libera dai loro autori. Facendo una ricerca su Internet è possibile trovare siti che pubblicano vocabolari Kvtml con licenza libera. Alcuni di questi vocabolari sono stati inseriti nell'istallazione di Libero Vocab e possono già da subito essere utilizzati. Per installarli basterà accedere al menù della schermata principale. Altri eventualmente l'utente li potra scaricare da Internet.

   Una terza possibilità ancora, consiste nel fai da te, nel creare cioè da sé il vocabolario di cui si ha bisogno, per poi magari, se è il caso, decidere di rilasciarlo con licenza libera per permettere anche ad altri di usarlo. Riguardo a questa ulteriore possibilità è bene precisare che Libero Vocab non è concepito per l'editing, cioè per creare o modificare i file kvtml, ma solo per usare vocabolari già creati. D'altra parte, i dispositivi mobili non si prestano a questo tipo di lavoro, risultando più adatti i pc o i portatili. Per editare i file Kvtml si possono usare eventualmente dei programmi specifici per computer. Uno dei programmi migliori si chiama Parley e fa parte anch'esso del KDE Education Project. Si tratta di un programma con licenza libera che si scarica dal sito di KDE e gira su GNU/Linux, Windows e MacOS X. Usando Parley è possibile, ad esempio, scaricare un vocabolario con licenza libera da Internet, modificarlo secondo le proprie esigenze, aggiungendo ad esempio nuovi dati, e quindi magari ripubblicare la versione estesa e migliorata. L'uso di Parley come editore di file Kvtml è abbastanza intuitivo e non presenta particolari difficoltà.

   Ricordiamo nuovamente quanto già detto, e cioè che insieme all'app troverete dei file Kvtml già pronti che potrete usare da subito, anche solo per farvi un'idea delle funzionalità offerte dal programma.

3.1) Avvertimento sull'uso di file Kvtml creati e utilizzati anche in altri programmi

   Nell'usare vocabolari Kvtml che vengono utilizzati anche in altri programmi, come ad esempio Parley, si consiglia caldamente di non usare lo stesso file che si usa nell'altro programma, ma farne una copia e usare quest'ultima. Ciò in quanto in Libero Vocab non sono implementate tutte le funzionalità previste per il formato Kvtml, funzionalità che invece altri programmi, più completi di Libero Vocab, possono implementare. A causa di ciò, succederebbe che salvando il file con Libero Vocab, verrebbero scritte solo le parti in esso implementate mentre tutto ciò che non è noto a livello di Libero Vocab, verrebbe bellamente ignorato con conseguente perdita di informazioni. Si consiglia quindi di usare sempre file dedicati esclusivamente a Libero Vocab.

   A titolo di esempio si consideri che nel nostro programma non sono ancora implementate le funzionalità grammaticali, pure previste nel formato Kvtml, e che queste sono invece implementate in Parley. Allo stato attuale in Libero Vocab sono implementate soltanto le funzionalità basilari, ritenute comunque dall'autore alla fin fine quelle più utili.

4) Come funziona Libero Vocab

   L'uso dell'app dovrebbe risultare abbastanza intuitivo ma alcuni aspetti del suo funzionamento non sono banali e vanno quindi spiegati.

   Anche se l'app può essere usata con documenti Kvtml comprendenti qualunque tipo di contenuto, per chiarezza di esposizione nel seguito ci limiteremo al caso di contenuti linguistici, quelli cioè in cui tipicamente le domande consistono in una parola o frase espressa in una data lingua e le rispettive risposte dovrànno corrispondere alla versione, in un'altra lingua, della domanda.

   A questo proposito è bene precisare che il formato Kvtml supporta documenti con più di due lingue e la nostra app è in grado di gestire questo tipo di file Kvtml. In questo caso basterà scegliere, tra le diverse lingue presenti nel documento, le due su cui si baseranno rispettivamente le domande e le risposte, in modo che alla fine è sempre su una coppia di lingue che ci si esercita. Una volta che il file Kvtml è stato caricato, comparirà sulla barra delle azioni una scritta indicante la lingua della domanda, seguita da un punto di domanda "?", e la lingua della risposta. Se questa non dovesse essere la scelta desiderata delle lingue da esercitare, sarà sempre possibile, tramite il menù delle opzioni, cambiare la disposizione delle lingue.

   Nel seguito quindi considereremo di avere un vocabolario Kvtml in n lingue, composto da un certo numero di parole (in realtà potrebbe trattarsi anche di intere frasi o periodi), ciascuna delle quali espressa in ognuna delle n lingue. Nella domanda verrà mostrata una parola nella lingua x, e la risposta giusta da dare sarà la parola corrispondente nella lingua y.

4.1) La strutturazione in lezioni

   In genere un vocabolario potrà contenere anche migliaia di parole e se queste non vengono ordinate e catalogate secondo un certo criterio, risulterà alquanto difficile orientarsi tra un numero così alto di parole. Conviene quindi in genere suddividere le parole in categorie e sotto-categorie. Ad esempio, un vocabolario linguistico potrebbe essere ordinato secondo categorie morfologiche oppure secondo ambiti semantici. Tecnicamente il formato Kvtml supporta questa possibilità attraverso l'uso delle cosiddette Lezioni e nella nostra applicazione è implementato il supporto a tale funzionalità. Le lezioni sono per l'appunto le varie classi ordinatrici entro le quali sono catalogate le parole contenute nel vocabolario.

   Un altro motivo per cui conviene suddividere le parole in lezioni e sotto-lezioni, oltre alla necessità di cataloghizzazione, è dovuto al fatto che quando ci si esercità, conviene farlo su un numero ristretto di parole per volta. In genere si considera che una normale sessione di test non dovrebbe contenere un numero di parole superiore alla trentina. Detto ciò, è chiaro che se il vocabolario è strutturato con lezioni e sotto-lezioni con non più di una trentina di parole ciascuna, verrà facile poi organizzare le sessioni di test semplicemente selezionando di volta in volta la lezione, o le lezioni, su cui esercitarsi.

   In una fase avanzata del processo di apprendimento, quando molte parole saranno state apprese, avrà a quel punto senso eseguire sessioni di test selezionando un numero maggiore di parole ma all'inizio è bene seguire il consiglio di limitare il numero delle parole su cui eseguire i test.

4.2) Il meccanismo dei gradi

   Consideriamo di avere un vocabolario formato da un migliaio di parole. Dopo un po' che ci si esercita su questo insieme di parole, ce ne saranno alcune già apprese ed altre invece ancora difficili da memorizzare. Per questo motivo sarebbe opportuno esercitare meno frequentemente le parole più facili, concentrando maggiormente gli sforzi su quelle più difficili da ricordare. Per ottenere questa funzionalità in Libero Vocab, così come in altri programmi simili, si usa un sistema di gradi. In pratica ad ogni parola, in una data lingua, viene attribuito un certo grado. Supponendo ad esempio un vocabolario bilingue italiano-tedesco, la data parola in italiano avrà il suo grado e la corrispondente in tedesco avrà anch'essa il proprio grado, in genere diverso da quello della versione italiana.

   I gradi in Libero Vocab vanno da un minimo di 1 ad un massimo di 7. Le parole di grado più alto sono quelle considerate più facili — e quindi esercitate meno frequentemente — mentre quelle di grado più basso sono considerate le più difficili — e quindi esercitate più spesso —. La logica di attribuzione dei gradi è semplice: ogni qual volta una data parola viene risposta correttamente, il suo grado aumenta di una unità, fino al valore massimo di 7, mentre se la parola viene sbagliata, il suo grado ritorna impietosamente al valore 1. Oltre a ciò viene dato un senso anche al grado zero, essendo questo il grado attribuito a tutte le parole non ancora esercitate.

   Man mano che un vocabolario viene usato con Libero Vocab, le parole che lo compongono si arricchiscono quindi dell'informazione del grado, secondo l'utilizzo molto personale che se ne sta facendo. Un'altra persona che si stia esercitando sullo stesso vocabolario, dopo un po' di esercizio avrà ottenuto una distribuzione dei gradi anche molto diversa. Per questo motivo l'informazione aggiunta dei gradi non viene persa tra un avvio e l'altro dell'applicazione ma può essere salvata nel file Kvtml stesso, in modo che al prossimo riavvio ci si ritrova la propria personale distribuzione dei gradi. Dopo mesi di esercitazione su di un file, ci si renderà conto di quanto sia preziosa l'informazione dei gradi in esso memorizzata: se si perdesse quel file, si sarebbe costretti a ricominciare da zero, magari con un vocabolario uguale, dal punto di vista dei meri dati linguistici, a quello perso ma privo delle informazioni riguardanti il personale livello di conoscenza della lingua. Per quanto appena detto è fortemente consigliato fare di tanto in tanto delle copie di salvataggio del nostro file, magari su un altro dispositivo come il portatile o una chiavetta.

   Vediamo adesso più esattamente come viene stabilita la frequenza con la quale viene posta una data domanda in funzione del suo grado. Questi valori sono in generale configurabili attraverso le Impostazioni del programma ma quelli predefiniti sono i seguenti:

   1° grado -> 12 ore

   2° grado -> 1 giorno

   3° grado -> 3 giorni

   4° grado -> 7 giorni

   5° grado -> 14 giorni

   6° grado -> 1 mese

   7° grado -> 2 mesi

   Quando si ha ancora poca esperienza con questo strumento, si può essere portati a pensare che, ad esempio, 12 ore siano troppi, in quanto si vorrebbe esercitare subito la domanda appena sbagliata. In realtà però, riflettendoci un attimo, ci si può rendere conto che esercitare nuovamente a stretto giro una domanda sbagliata, non ha molto senso e ciò in quanto nell'immediato è fin troppo facile ricordarsi la risposta giusta; lasciar passare un tempo sufficientemente lungo prima di riprovarci, invece, ha effettivamente più senso.

4.3) Il tipo di competenze linguistiche

   Abbiamo detto che ciascuna parola ha un grado distinto per ognuna delle lingue in cui essa è espressa nel vocabolario. Ci si può chiedere quindi rispetto a quale delle lingue presenti nel vocabolario viene attribuito il grado della parola che si sta esercitando. La risposta è che il grado viene attribuito alla parola che si sta esercitando sempre rispetto alla lingua della domanda. Questo semplice fatto ha delle implicazioni importanti al fine di valutare il tipo di competenza linguistica indicata dal grado; vale a dire se il grado della data parola, rispetto ad una data lingua, dà informazioni relative, ad esempio, alla capacità di ascolto oppure alla capacità di espressione.

   Per spiegare questo facciamo un esempio. Supponiamo di avere un vocabolario italiano-spagnolo e noi si è di madre lingua italiana, dunque la lingua da apprendere sarà lo spagnolo. Supponiamo di esercitarci impostando lo spagnolo come lingua della domanda e l'italiano come lingua della risposta. Inoltre, il tipo di test scelto sarà quello delle Schede veloci e avremo anche attivato l'opzione per cui si ascolta il suono della domanda, senza vederne il testo. Per quanto detto, sappiamo che il grado verrà attribuito alla versione spagnola della parola esercitata. Ma quale competenza abbiamo in realtà esercitata, quella di ascolto o quella di espressione? Poiché la domanda è posta nella lingua straniera, appare chiaro che abbiamo esercitato la capacità di ascolto e di comprensione del senso e non quella di espressione. Da questa semplice riflessione possiamo concludere che in generale il grado attribuito nella lingua straniera è indice delle capacità di ascolto-lettura-comprensione della lingua straniera, mentre il grado attribuito nella propria lingua madre è indice in generale della capacità di esprimersi, sempre ovviamente nella lingua straniera. Quindi, se ad esempio, ad un certo punto del nostro lavoro, abbiamo gradi abbastanza alti nella lingua straniera e gradi invece pittosto bassi nella nostra lingua madre, vuol dire che in generale siamo più bravi a comprendere la lingua straniera che non ad esprimerci in essa.

   Si noti che le considerazioni appena fatte hanno un senso quando si tratti di vocabolari di tipo linguistico o comunque tali per cui domanda e risposta sono interscambiabili, perdendo invece di significato nel caso di vocabolari con una relazione domanda-risposta unidirezionale.

4.4) I tipi di test supportati

   Attualmente in Libero Vocab sono supportati tre tipi di test. Essi sono:

Schede veloci

   Viene posta la domanda e l'utente valuta, da se stesso, se conosce o meno la risposta. Quando si sente pronto, procede visualizzando la risposta corretta e infine dichiara se questa era stata, o meno, da lui giustamente riconosciuta.

   Va da sé che, affinché questo tipo di test funzioni, è necessario essere sinceri con se stessi; in generale possiamo suggerire, tutte le volte riteniamo ci siano aspetti significativi della risposta da noi ancora non del tutto maturati, di dichiarare di non conoscere la risposta corretta, in modo che la stessa domanda ci venga riproposta in tempi brevi attraverso il meccanismo interno di Libero Vocab.

Scelta multipla

   Viene posta la domanda e, con essa, vengono proposte 4 risposte possibili; tra queste c'è la risposta corretta insieme ad altre sbagliate e scelte a caso tra le tante parole del vocabolario. L'utente seleziona tra le quattro risposte proposte, quella che ritiene essere la risposta corretta ed il programma informa l'utente della correttezza o meno della sua scelta.

   Il numero di quattro risposte possibili è quello predefinito ma può essere modificato nelle Impostazioni del programma.

Scrittura

   Viene posta la domanda e l'utente prova a scrivere la risposta. Il programma quindi informa se la risposta scritta è o meno corretta.

4.5) Le modalità di test supportate

   Oltre alla distinzione tra i tre tipi diversi di test, bisogna considerare anche una distinzione tra diverse modalità in cui gli stessi possono essere svolti. Esse sono:

Test graduati e test non graduati

   Ciascun test può essere eseguito in modalità, per così dire, operativa, intendendo con ciò che potranno essere aggiornati i gradi delle parole esercitate, oppure in modalità di prova, cioè senza che l'esito delle risposte avrà realmente effetto sui gradi.

La modalità apprendimento

   Per concludere il quadro delle modalità di esecuzione dei test, aggiungiamo che, nel tipo di test Schede veloci viene anche proposta la cosiddetta Modalità apprendimento. Di cosa si tratta? Non propriamente di un tipo di test ma piuttosto del modo di scorrere avanti e indietro le coppie domanda-risposta allo scopo, per l'appunto, di apprendere quale siano le risposte giuste associate alle diverse domande. Dovrebbe essere la modalità da praticare inizialmente, prima di procedere con i test veri e propri, se non si ha una conoscenza pregressa dell'argomento trattato.

4.6) Riproduzione sonora delle parole

   Nelle Impostazioni del programma, accessibili dalla schermata iniziale, è possibile attivare o disattivare l'opzione Domande con suono. Se quest'opzione non è attiva, le domande verranno poste attraverso il testo e quindi l'utente dovrà esercitare la sua capacità di lettura per comprendere il senso della domanda. Se invece l'opzione è attiva, quelle domande, e solo quelle, alle quali è stato associato un suono, verranno formulate facendo ascoltare il suono e nascondendo il testo. In questo modo l'utente non potrà ricorrere alla sua capacità di lettura per comprendere il senso della domanda ma soltanto alla sua capacità di ascolto.

   Quando la sopraddetta opzione è attiva, è possibile riascoltare nuovamente il suono tutte le volte che lo si desidera toccando il campo di testo della domanda. Se invece si vorrà rendere visibile il testo della domanda, magari perché nonostante gli sforzi risulta ancora troppo difficile riconoscere il parlato, basterà toccare il pulsante in alto a destra, nel campo di testo della domanda, e apparirà il testo.

   La modalità di riproduzione dell'audio dipende dal modo in cui viene toccato lo schermo: se il tocco è "puntiforme", l'audio viene alternativamente messo in pausa e fatto ripartire dal punto in cui era stato precedentemente interrotto; se invece il tocco è con movimento del dito sullo schermo, allora l'audio viene avviato dall'inizio. Chiaramente il concetto di tocco puntiforme è piuttosto astratto, sia perché i nostri polpastrelli non hanno certo le dimensioni di un punto sia in quanto con gli schermi molto "sensibili" dei dispositivi moderni è possibile rilevare movimenti impercettibili del dito, per cui sarebbe quasi impossibile, anche volendo, ottenere tocchi senza movimento. Per ovviare a questo problemma è possibile specificare, attraverso le impostazioni del programma, una distanza massima tale per cui se il movimento compiuto dal dito si mantiene entro tale distanza, il tocco viene considerato puntiforme altrimenti, viene considerato con movimento.

4.7) Percorso dei file audio

   Al fine di associare una parola del vocabolario ad un file audio, è necessario posizionare questo file in una data cartella ed essere in grado poi di trovare il percorso corretto che giunge ad esso, in modo da poterlo eseguire. Se il file audio esiste ma non si riesce a specificarne correttamente il percorso, non si riuscirà ad eseguirlo e quindi ad udirne il suono. Da ciò si comprende quanto sia importante individuare correttamente il percorso dei file audio.

   A tal fine bisogna considerare che il percorso che porta ad un file si compone di due parti: una prima parte che chiamiamo percorso base ed una seconda parte che chiamiamo percorso relativo: aggiungendo il percorso relativo al percorso base, si ottiene il percorso completo, detto anche percorso assoluto. Per quanto riguarda il percorso base, questo viene specificato nelle impostazioni del programma, a cui si accede dalla schermata iniziale, ed, una volta impostato, è comune a tutti i file audio del vocabolario che si sta esercitando. Per quanto riguarda invece il percorso relativo, questo è specifico di ciascun file audio e non viene determinato nelle impostazioni del programma ma è dato all'interno del file kvtml.

   Per semplificare il discorso facciamo un esempio pratico. Consideriamo di avere nel nostro vocabolario kvtml tre parole: "casa", "albero" e "cane". Consideriamo che i rispettivi file audio si chiamino: "casa.ogg", "albero.ogg" e "cane.ogg" e che siano tutti e tre contenuti in una cartella di nome "File-audio". Bene, in fase di installazione dovremo pur decidere dove mettere la suddetta cartella dei file audio e supponiamo di avere deciso di metterla dentro la cartella:

   /storage/sdcard/

   Ciò fatto, resteranno determinati i percorsi completi dei tre file audio; essi infatti saranno:

dove in grassetto abbiamo evidenziato il percorso base che, come si vede, è comune a tutti e tre i file e ricordiamo va specificato nelle impostazioni di Libero Vocab mentre la parte non in grassetto è il percorso relaltivo che dipende dalla singola parola ed è specificato come detto, non nelle impostazioni del programma, ma a livello del file kvtml.

   A questo punto risulta chiaro che, noto il percorso completo dei file — e ciò è in effetti noto in quanto l'utente sa dove ha installato la cartella contenente i file audio — e noto il percorso relativo dei file — conoscenza a cui si giunge, come vedremo tra poco, leggendo il file kvtml — resterà determinato il percorso di base che bisognerà specificare nelle impostazioni di Libero Vocab.

Come leggere i file kvtml

   Giunti qui, rimane solo da spiegare come si fa a conoscere i percorsi relativi dei file audio. Abbiamo detto che i percorsi relativi sono scritti nel file kvtml ma come fare a leggere un file kvtml? Diciamo subito che i file kvtml sono file testuali e come tali possono essere sia letti che scritti utilizzando un normale editore di testo semplice. Attenzione però: LibreOffice Writer o Microsoft Word non sono esempi di editori di testo semplice ma di testo formattato e quindi è meglio non usarli. Su Windows esempi di editori di testo semplice sono Blocco Note o Notepad++, su MacOS X si può utilizzare TextEdit mentre su GNU/Linux c'è soltanto l'imbarazzo della scelta tra Gedit, Geany e tanti altri. Una volta aperto il file kvtml con l'editore di testo semplice preferito, per trovare i riferimenti ai file audio associati alle parole bisogna individuare parti del testo simili al seguente:

   <translation id="0">
      <text>casa</text>
      <sound>File-audio/casa.ogg</sound>
   </translation>

nel quale abbiamo evidenziato in grassetto sia la parola "casa" sia il percorso relativo del file audio associato a quella parola, che è ciò che stiamo cercando. A questo punto abbiamo tutte le informazioni che ci servono: dalla lettura del file kvtml ricaviamo il percorso relativo dei file audio; il percorso completo lo conosciamo invece in quanto abbiamo deciso noi stessi dove mettere i file audio; da queste due informazioni otteniamo il percorso base sottraendo, per così dire, dal percorso completo il percorso relativo. Ricavato il percorso base, lo inseriamo nelle impostazioni del programma e a questo punto l'individuazione esatta delle incisioni sonore dovrebbe avvenire senza particolari problemi.

   Abbiamo dunque spiegato la logica di base che regola la corretta individuazione dei file audio; seguendo il procedimento appena illustrato sarà possibile portare sul nostro dispositivo Android un vocabolario kvtml, con file audio allegati, proveniente da altri sistemi, essendo liberi di posizionare i file audio dove vogliamo. Ciò detto, ci sentiamo comunque di consigliare di adottare, quando possibile, la soluzione più semplice, che consiste nel mettere tutti i file audio dentro una cartella e quindi mettere questa cartella nello stesso posto in cui si trova il file kvtml; tenendo sempre insieme il file kvtml e la cartella contenente i file audio, si è sicuri che il tutto continui a funzionare anche quando venga trasferito da un sistema ad un altro.

Modifiche ai percorsi relativi

   Quando un vocabolario kvtml, con file audio allegati, viene trasferito da un sistema ad un'altro, si potrebbero verificare in generale problemi legati al modo diverso di rappresentare i percorsi dei file tra i diversi sistemi operativi. In questi casi bisognerà modificare i percorsi indicati nel file kvtml per adattarli al sistema Android. Un modo di farlo è modificando "a mano" il file kvtml utilizzando un editore di testo semplice; i più evoluti hanno infatti funzioni avanzate di "Trova e Sostituisci" con le quali sarà possibile modificare, con pochi click, migliaia di stringhe in un colpo solo. Nei casi più comuni però è possibile sfruttare alcune funzionalità implementate dentro Libero Vocab, e configurabili attraverso le impostazioni del programma, che permettono di adattare in automatico e "al volo" le stringhe, in modo che funzionino su Android, senza che sia necessario editare a mano il file kvtml. Vediamo in dettaglio queste funzionalità.

Sostituzione del carattere separatore

   Se il file kvtml proviene da un sistema operativo di tipo Windows, gli eventuali percorsi dei file audio potrebbero utilizzare il carattere della barra obliqua inversa '\' per separare tra loro le cartelle. In questo caso il percorso non funzionerebbe su Android in quanto, essendo quest'ultimo un sistema di tipo Unix, adotta la barra obliqua diritta '/' come carattere separatore. Se questo è il caso, basterà allora attivare la corrispondente opzione nelle impostazioni del programma, ed eventuali barre oblique inverse verranno automaticamente considerate come barre diritte. Se non necessaria, cioè se nel file kvtml non vengono usate le barre inverse, conviene invece disattivare quest'opzione.

Rimozione della parte iniziale del percorso

   Se il file kvtml proviene da un sistema operativo di tipo Windows, gli eventuali percorsi a file audio potrebbero iniziare con qualcosa di simile a "C:" oppure "d:\". In altri casi il percorso potrebbe iniziare con espressioni del tipo "file:" o "file://" o similari. Ebbene, molto probabilmente nessuno di questi percorsi funzionerebbe in Libero Vocab. In tutti questi casi è possibile risolvere il problema attivando un'altra opzione delle impostazioni di Libero Vocab che permette di specificare una stringa da rimuovere automaticamente all'inizio del percorso. Se nessuna stringa deve essere rimossa, basterà specificare, e converrà farlo, la stringa vuota.

Messaggio di diagnosi

   Un'altra opzione nelle impostazioni di Libero Vocab permette di ricevere un messaggio nel caso in cui, per qualche ragione, l'esecuzione dei file audio non vada a buon fine, nonostante risultino i riferimenti a questi file nel kvtml e gli stessi siano stati installati nel dispositivo. Questo messaggio visualizza il percorso del file audio che è stato tentato senza successo e può perciò aiutare nell'individuazione della causa del problema. Se non necessario, conviene comunque disattivare quest'opzione.

4.8) Il filtro sulle parole da esercitare

   Una volta scelto il tipo di test che si intende eseguire e la modalità con grado o senza grado, si ha la possibilità, prima di avviare finalmente il test, di selezionare le parole su cui ci si intende esercitare. Abbiamo già accennato al fatto che le sessioni di test dovrebbero in genere riguardare un numero non troppo grande di parole e che questo obiettivo si raggiunge facilmente strutturando l'intero vocabolario in lezioni e sotto-lezioni contenenti per l'appunto un numero limitato di parole. Se il nostro vocabolario è quindi correttamente strutturato, sarà possibile, attraverso la schermata di filtraggio delle lezioni, selezionare quali lezioni saranno interessate dal test. Selezionate tali lezioni, verranno esercitate solo le parole in esse contenute.

   Un altro criterio in base al quale verranno selezionate le parole da esercitare, oltre alla selezione per lezioni, è quello riguardante il meccanismo dei gradi che abbiamo precedentemente spiegato. Ciò vuol dire che, tra le parole contenute nelle lezioni selezionate, ce ne potranno essere alcune che ancora si trovano nel loro periodo di quiescenza — in funzione del loro grado e del tempo trascorso dall'ultima volta che sono state esercitate — e che quindi per questo motivo non verranno in ogni caso esercitate, nonostante appartengano alle lezioni selezionate.

   Il meccanismo di selezione sopraddetto, basato sul periodo di quiescenza, è implementato automaticamente all'interno di Libero Vocab. Oltre a questo filtraggio automatico, la schermata di filtraggio offre anche la possibilità di un ulteriore criterio di selezione, anch'esso basato sul grado, ma che viene impostato dall'utente. Esso si basa sul fatto che l'utente scelga un grado minimo ed un grado massimo entro cui dovrà essere conpreso il grado delle parole da selezionare. Detto in altri termini, tutte le parole con grado minore del grado minimo — ovvero tutte le parole considerate troppo difficili — e tutte le parole con grado maggiore del grado massimo — ovvero tutte le parole considerate troppo facili — verranno scartate. Questo ulteriore criterio di filtraggio si aggiungerà a quelli testé citati. I valori predefiniti per il grado minimo ed il grado massimo sono rispettivamente 0 e 7, vale a dire che, sotto questo aspetto, non verrà scartata nessuna parola.

   Oltre a quelli citati non esistono altri criteri di filtraggio. Selezionate dunque le parole da esercitare, sarà possibile finalmente avviare il test toccando il pulsante "Eseguire il test".

5) Strategie d'uso

   Fermo restando che, poste le attuali funzionalità del programma, ognuno può sviluppare una personale strategia d'uso, si ritiene utile qui spendere ancora qualche parola su quella sviluppata dall'autore stesso del programma.

   In genere si procede nel modo seguente. Anzi tutto si carica il file Kvtml contenente il vocabolario su cui esercitarsi. Quindi nella schermata successiva si sceglie il tipo di test che si vuole eseguire. Si accede in tal modo all'ulteriore schermata nella quale è possibile scegliere le lingue, rispettivamente per le domande e per le risposte, nel caso in cui quelle preimpostate elencate nella barra delle azioni non coincidessero con quanto desiderato. Si sceglie quindi la modalità del test e la o le lezioni da esercitare, con l'eventuale filtro sul grado. Fatto ciò, si avvia il test.

   Quando si deve affrontare una lezione nuova, può convenire iniziare con la Modalità apprendimento:

   Schede veloci -> Modalità apprendimento

   In questa modalità si prende visione di tutte le parole selezionate, sia nella versione della lingua della domanda che in quella della risposta. Se è il caso, si riprendono le parole più volte, scorrendo avanti e indietro la lista.

   Quando si ritiene di avere studiato abbastanza le parole, si può iniziare ad esercitarsi. Il primo test può convenire farlo del tipo a Scelta multipla in quanto il test a Scelta multipla è più facile. Eseguire per il momento tale test nella modalità non graduata. Poiché ci troviamo ancora nella schermata della Modalità apprendimento, bisognerà prima andare indietro di due schermate per ritornare alla schermata dalla quale è possibile scegliere il tipo di test.

   A questo proposito si ricorda che per ritornare alla schermata precedente basta premere il pulsante fisico "Back" del dispositivo.

   Ci si esercita quindi col tipo di test a Scelta multipla fino a quando non ci si sente pronti ad eseguire il tipo di test Schede veloci.

   Per eseguire il test Schede veloci bisogna quindi nuovamente tornare indietro di due schermate, scegliere tipo di test Schede veloci e nella successiva schermata eventualmente, se ci si sente pronti, scegliere la modalità di test graduato.

   A questo punto eseguimo finalmente il test Schede veloci graduato e quindi da questo momento inizieremo a popolare di gradi le parole della lezione scelta.

   Si potrebbe lavorare al ritmo di una nuova lezione al giorno. In questo modo dopo circa una decina di giorni dovrebbero essere state iniziate una decina di lezioni. Si può decidere di dedicare il giorno successivo ad esercitare tutte le lezioni suddette insieme, magari scartando le parole troppo facili impostando il grado massimo ad esempio a 2. In questo modo delle circa 300 parole contenute nella decina di lezioni, verranno selezionate solo quelle ancora rimaste al grado 1 o 2, le più difficili, che si spera siano molto meno di 300.

   Si continua quindi con le nuove lezioni. Quando, magari dopo un mese di lavoro, si è riusciti ad esercitare una trentina di lezioni, si rifà ancora una volta una esercitazione di riepilogo comprendendo tutte queste lezioni, e sempre impostando il grado massimo a 1 o 2 per selezionare solo le parole più difficili.

   Ad un certo punto non dovrebbero esserci più lezioni nuove e da questo momento in poi si potranno esercitare gruppi di lezioni sempre più ampi, anche tutto il vocabolario se il numero delle parole ancora non apprese non è esageratamente grande.

   Come detto prima, questo è soltanto un esempio su come potrebbe essere utilizzato il programma. Nell'uso reale quest'esempio potrà apparire astratto e ovviamente alla fine si farà quello che, in un dato momento, apparirà la cosa più opportuna da fare.

5.1) Esercitare la capacità di lettura o di ascolto

   Abbiamo già visto come sia possibile esercitare una lingua straniera ascoltando l'incisione sonora del parlato anziché leggendo il testo. L'esercizio di ascolto dei suoni risulta particolarmente utile in quanto in genere, di una lingua straniera, risulta più difficile per l'appunto riconoscere il parlato, soprattutto se veloce, risultando invece più facile riconoscere lo scritto. A questo proposito purtroppo bisogna dire che non si trovaro molti vocabolari Kvtml con licenza libera comprendenti anche le incisioni sonore delle domande. Il motivo ovvio è che la loro produzione non è affatto banale, in quanto bisognerebbe avviare un progetto di letture e registrazioni di buona qualità audio, da parte di persone con buona dizione, riguardanti qualche migliaio di parole e frasi, oltre al fatto che la scelta delle parole e delle frasi dovrebbe essere fatta da persone dotate delle necessarie competenze linguistiche. Per il suo uso personale, l'autore di Libero Vocab ha ovviato al suddetto problema acquistando dei corsi professionali e adattandoli al formato Kvtml, aggiungendo al vocabolario così ottenuto anche le incisioni sonore, messe solitamente a disposizione da questo tipo di corsi a supporto del testo scritto. Tale soluzione però può risultare particolarmente laboriosa e può andare bene solo per l'uso personale in quanto i corsi professionali sono protetti da copyright restrittivi e non è possibile diffonderne i contenuti. Una soluzione potrebbe venire dagli editori se decidessero di affiancare ai loro prodotti commerciali la versione nel formato Kvtml, o in qualche altro formato simile facilmente convertibile nel Kvtml. In questo modo acquistando il corso si avrebbe anche a disposizione il corrispondente vocabolario Kvtml da usare con Libero Vocab, o alri programmi simili.